sabato 5 maggio 2012

Per questioni di tempo mi trovo costretta a sospendere il blog fino a data da destinarsi.

Chiedo scusa

sabato 11 febbraio 2012

attenzione

Intanto mi scuso per la prolungata assenza da questo blog,
ho avuto molti impegni e poco tempo per scrivere,
spero di rifarmi nei prossimi giorni.

Durante questi giorni ho pensato un pò alla storia che vorrei raccontarvi
e ho ritenuto necessarie alcune modifiche ai post fin'ora scritti come introduzione al racconto,
invito dunque chi avesse letto i post a rileggerli,
alcune modifiche sono importanti e saranno utili per lo svolgimento della storia.

Buona serata a tutti!

sabato 24 dicembre 2011

Buone feste

Mi scuso con tutti per i mancati aggiornamenti.

Le feste stanno assorbendo tutto il mio tempo, quindi non riesco a trovare nemmeno un'ora a disposizione per dedicarmi alla storia di Bianca.

Dovete sapere che Bianca, come tutti i personaggi delle mie storie, non fa altro che animare i miei sogni notturni e di recente non fa altro che lamentarsi poichè ancora non ho scritto del suo traumatico incontro con i G7 e della nascita del suo primo amore.
Sembra non le sia bastato il fatto che ho già pubblicato i disegni nella sezione Personaggi, ritiene non bastino se non sono accompagnate dalle MiniBiografie.

Prometto di tornare presto con nuovi paragrafi e tanti approfondimenti.

Intanto vi auguro un buon Natale e un felice anno nuovo.

Ultimamente nei giornali e in tv non si fa altro che parlare di crisi,
ma penso non sia il caso di farci prendere dal panico.

Alcune persone "saltano in aria" ogni qual volta sentono un augurio per un anno migliore, quasi temano la cosa possa portare più sfortuna di quella che si aspettano.

Cerchiamo di pensare positivo.

VOGLIO credere che andrà tutto bene.

DESIDERO credere che andrà tutto bene.

Ancora buon Natale.


Leggete il testo di questa canzone ... vi accorgerete che non è idiota come sembra.

sabato 17 dicembre 2011

MiniBiografie: Luana Ferrari



NOME: Luana

COGNOME: Ferrari

DATA DI NASCITA: 15/06/1995

LUOGO DI NASCITA: Milano

CITTADINANZA: Italiana

RESIDENZA: Milano

STATO CIVILIE: Nubile

PROFESSIONE: Studentessa

CONNOTATI E CONTRASSEGNI SALIENTI

STATURA: 157 cm

OCCHI: azzurri

CAPELLI: neri

SEGNI PARTICOLARI
nessuno

Socievole con le ragazze, timida con i ragazzi.
Estremamente riservata sul suo passato.

venerdì 16 dicembre 2011

Una nuova amica.

Non appena Bianca entrò nella palestra che ospitava la piscina sentì suonare il suo cellulare.

"Pronto?" Rispose Bianca incuriosita poichè sul display il numero risultava sconosciuto.

"Bianca dove sei?" Chiese una voce femminile molto squillante in risposta

"Con chi parlo?" Disse Bianca meravigliata.

"Sono Luana Ferrari. - si presentò - Tua zia mi ha chiesto di farti fare un giro per la scuola, ma qualcosa mi dice che già lo stai facendo."

"Sono alla piscina coperta credo"

"Come "credo"?!" Ridacchiò Luana.

"Dico "credo" perchè questa palestra è così lussuosa che non sembra un luogo adatto agli sport."

"Qui sono lussuosi anche i bagni! - chiarì Luana continuando a ridere - Riesci a raggiungermi all'ingresso del padiglione c?"

"Padiglione c?" Chiese Bianca confusa

"La palazzina che ospita le scuole superiori!"

"Ah si! - rispose spaesata Bianca - Arrivo subito!"

Arrivata alla piazza davanti al padiglione c Bianca notò subito una ragazza che con la mano le faceva cenno di avvicinarsi. Doveva essere Luana. Era bella, dai lineamenti perfetti, come scolpiti da un sapiente scultore. Per completare la divisa indossava una collana di perle bianche abbinata a dei semplici orecchini anch'essi di perle e tra i capelli corti neri portava un fiore dello stesso rosso di giacca e vestito.

"Assomigli tanto alla signorina Ventimiglia sai?" Disse sorridente Luana

Bianca si limitò a sorriderle in risposta.

"Su! - l'incitò Luna prendendola per mano - Cominciamo il giro turistico!"

Verso le piscine

Seguendo le indicazioni dei cartelli disposti elegantemente lungo i viali del parco si ritrovò in una bellissima piazza decorata da rose di ogni colore e prima di continuare per raggiungere l'edificio della piscina coperta fu attratta da una dolce melodia e curiosa volle capire da dove venisse. Guardandosi attorno Bianca si accorse che un ragazzo suonava il violino. Era attento in quello che faceva, quasi volesse estraniarsi dal mondo che lo circondava e perdersi nelle sue note. Era bravissimo come musicista e dopo un poco Bianca notò che era anche molto bello. Era un ragazzo dai lineamenti quasi angelici, i suoi capelli erano di un biondo irreale e gli occhi era azzurri, teneva una sciarpa di lana bianca e indossava un completo anch'esso bianco sotto il quale portava una camicia grigio chiaro, le scarpe erano nere e lucide vistosamente eleganti e decisamente non giovanili, ma di stile. D'un tratto Il ragazzo si interruppe probabilmente accorgendosi che Bianca lo fissava già da qualche minuto e ricambiò lo sguardo con distratta curiosità.

"Perdonami! - disse Bianca imbarazzata - Non volevo disturbarti! Continua!"

Il ragazzo seguitava a fissarla.

"Per le piscine?" Si sentì in dovere di chiedere Bianca

Il ragazzo si limitò a indicare il cartello che portava alle piscine e Bianca colta in fallo e morta per l'imbarazzo si affrettò a riprendere il cammino.

Alle sue spalle la musica era già ricominciata.

Primo giorno al S. Maria

Era il 9 gennaio. Dalla finestra Bianca riuscì e vedere un pò di neve sugli alberi e per la strada, probabilmente quindi le temperature erano più basse di quelle del giorno prima  e la cosa non le piaceva affatto. Sulla sedia della scrivania era poggiata quella che sarebbe stata la sua divisa scolastica. Era un abitino rosso scuro a maniche lunghe abbinato ad una giacca dello stesso colore. I bordi erano finemente ricamati in giallo così Anna aveva pensato di abbinare uno zainetto nello stesso colore. Invece del solito stemma della scuola ricamato sulla giacca lo stilista che aveva disegnato quelle divise che sembravano più dei vestiti da cocktail piuttosto che degli indumenti per studenti aveva pensato a delle bellissime spille decorate con pietre preziose che variavano tra il rosa, il rosso e il verde. Bianca più guardava quella divisa più era terrorizzata all'idea di quello che le aspettava, ma non avrebbe fatto vincere la sua codardia. Cominciava una nuova avventura.

Dall'aspetto il S. Maria non sembrava per niente una scuola, bensì un lussuoso palazzo reale attorno al quale sorgeva un ampissimo giardino del quale all'orizzonte non si scorgeva la fine. Il giorno prima, mentre Bianca sistemava i bagagli nella sua nuova casa a Milano, Anna aveva tentato di descriverle la nuova scuola, ma nulla avrebbe potuto prepararla a quello che aveva davanti gli occhi. L'Istituto Privato S. Maria disponeva di un asilo, una scuola materna, una scuola elementare, una scuola media, 5 indirizzi di studi superiori e 10 indirizzi di studi universitari, in più disponeva di numerose strutture sportive e ricreative quali una piscina olimpionica coperta ed una scoperta, campi di calcio, pallavolo, basket, tennis, un teatro, un maneggio, una pista di pattinaggio, e chi sa quali altre cose pur di compiacere i figli delle famiglie più ricche del paese e non solo. Guardandosi attorno Bianca si sentiva un pesce fuor d'acqua. Addosso agli altri studenti le divise non sembravano come la sua. Le ragazze completavano l'abbigliamento con accessori delle griffe più importanti, alcune nemmeno riusciva a riconoscerle. I capelli e il trucco erano tutti curati quasi fossero tutte uscite dal centro di bellezza, probabilmente alcune ne avevano una sorta a casa, si vedeva che erano tutti ricchi e quindi chi sa quanti camerieri giravano nelle loro lussuose case. Ma dov'erano i ragazzi che frequentavano quella scuola per concorso? Forse erano tutti intenti a mantenere una sorta di anonimato per tenere lontani i guai, cosa che pensava avrebbe fatto anche lei.

Dopo avere salutato Anna che andava verso le segreterie a prendere posto nella sua scrivania Bianca cominciò ad avviarsi verso gli edifici delle scuole superiori. Anche se i cartelli dicevano che le auto non potevano entrare nel parco dell'istituto molte entravano per lasciare gli studenti vicino agli edifici ed evitare loro di fare troppa strada a piedi. Gli studenti che già avevano la patente avevano invece a disposizione comodi parcheggi per le loro costosissime macchine. Per raggiungere gli edifici dai parcheggi molti utilizzavano delle navette che con una certa frequenza collegavano i punti più importanti della tenuta.

Più camminava su per il viale principale del parco e più era atterrita, così, dato che all'inizio delle lezioni mancava un'oretta, pensò di andare a guardare le piscine per ricordarsi il motivo principale per il quale si trovava a Milano.